Francesco con i rappresentanti della Chiesa greco-cattolica ucraina

Complicata partita a scacchi quella di Papa Francesco in queste ore: dopo il colloquio col presidente russo Vladimir Putin giungono in Vaticano i rappresentanti della Chiesa greco-cattolica di Ucraina, cioè l'arcivescovo maggiore greco-cattolico di Kiev, i membri del Sinodo, i metropoliti, riuniti con i vertici della Curia romana. Questa Chiesa di Ucraina aveva scontato non poche difficoltà in epoca sovietica. Adesso la soluzione del teorema sta tutta in una diplomazia che non irriti nè Costantinopoli, nè Mosca.
Il tema nodale dell'Ucraina
L’Ucraina ( non solo come ambito di diverse chiese) è stata peraltro il tema nevralgico del colloquio che il Papa ha avuto con Putin e che Putin stesso ha voluto affrontare. L’attenzione del Vaticano per le tribolazioni del popolo ucraino è aumentata dopo lo scoppio del conflitto del 2016 con i tentativi di secessione da parte di separatisti filo-russi. Ad aggravare la crisi, c’è stato lo scisma della Chiesa ortodossa ucraina dal Patriarcato di Mosca, privato così di quasi metà dei suoi fedeli.