Nomine Ue: sostenitori e detrattori di Manfred Weber

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Di Stefania De Michele
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Pro e contro la candidatura del tedesco alla presidenza della Commissione Europea.

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Il bavarese non molla. Secondo la regola non scritta che affida al gruppo più numeroso dell'europarlamento la nomina del presidente della Commissione Europea, Manfred Weber - indicato dai Popolari - rivendica per sé la poltrona. Nonostante il calo dei consensi e le perplessità sollevate da più parti, a ovest e a est dell'Unione Europea.

"Weber alla presidenza della Commissione? Meglio Vestager".

"Dobbiamo trovare i candidati migliori per i differenti compiti - dice il primo ministro lussemburghese, Xavier Bettel - parliamo di Spitzenkandidaten: per esempio, nella mia famiglia politica, abbiamo Margrethe Vestager che ha dimostrato di essere una persona rispettata, un buon commissario. Sono sicuro che sarebbe perfetta nel ruolo".

Ma, sempre secondo Bettel, la partita di Weber è ancora aperta: "Penso che sarebbe sbagliato dire che Manfred Weber non ha speranze. Per me ciò che è importante, nelle prossime ore e nei prossimi giorni, è che i partiti europei si accordino prima sul cosa e poi sul chi. So che per alcune persone è più importante avere i nomi. Ma, per me, è più importante sapere cosa faremo".

"Weber non ha rispettato il popolo ungherese".

Il blocco orientale - Ungheria in testa - è contro Manfred Weber, che in campagna elettorale aveva escluso qualsiasi accordo con i sovranisti. Non sarò presidente della Commissione - aveva detto - se, per diventarlo, dovrò avere i voti del partito del premier Orbán.

Il ministro degli Esteri ungherese, Péter Szijjjjártó, mette i paletti: "Anche noi abbiamo delle linee rosse, oltre le quali non si va, come il rispetto nei confronti del popolo ungherese. Purtroppo Manfred Weber ha fallito, in questo senso. Ma, in una scala più ampia, posso dirvi che non c'è nessuno dei candidati alla presidenza della Commissione Europea che consideriamo adatto al ruolo. Riteniamo ci debba essere qualcun altro, un nome che non sia già presente nella lista. Ci sono alcuni leader dell'Europa occidentale che sono della stessa opinione, ma non sono diretti come noi. Non dicono che i candidati non sono adatti; dicono che il concetto di Spitzenkandidat non è molto appropriato. Ma questo porta allo stesso risultato".

Le future nomine - del presidente della Commissione, ma anche di Consiglio e Banca Centrale - sono al centro del vertice straordinario dei leader dell'Unione Europea, in programma martedì 28 maggio.

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