Tutte le cancellerie scrutano il mancato golpe in Venezuela

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Di Euronews
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La scena più emblematica si è avuta all'ambasciata del Venezuela a Washington dove i supporter degli opposti schieramenti si sono fronteggiati come accade a Caracas

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Mentre l'oppositore Leopoldo Lopez si è rifiguato nell'amabsciata cilena di Caracas lo scontro fra l'autoproclamato presidente ad intermin venezuelano Juan Guaidó e il presidente Nicolás Maduro si consuma anche davanti all'ambasciata venezuelana di Washington.

Le parole di Trump

Donald Trump twitta dalla Casa Bianca che gli Stat Uniti stanno col popolo del Venezuela e con la libertà. E questo poco prima delle esternazioni alla stampa fatte dal consigliere per la sicurezza nazionale  USA John Bolton: "Vorrei dire due cose molto chiare, per noi l'obiettivo principale è un trasferimento pacifico del potere in Venezuela; come dice il presidente direi che Maduro e i suoi supporter non sono il popolo venezuelano e quindi tutte le opzioni restano sul tavolo".

Bolsonaro entra nel coro

Gli fa eco il twitt del presidente brasiliano Jair Bolsonaro che sottolinea la solidarietà del Brasile verso il "sofferente popolo venezuelano incatenato da una dittatura dei partiti della sinistra".

La Russia contro Guaidó

Vladimir Putin ha convocato il consiglio militare supremo per discutere dei fatti del Venezuela mentre il suo Ministero degli esteri ha accusato l’opposizione venezuelana di voler alimentare il conflitto e provocare disordini coinvolgendo le forze armate.

Le Nazioni Unite invitano le parti in conflitto ad adoperarsi per evitare qualunque violenza e ristabilire la calma nel paese.

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