In tutto 14 le stazioni compiute per ricostruire il pellegrinaggio di Gesù Cristo. Le meditazioni e le preghiere sono state affidate a suor Eugenia Bonetti missionaria della Consolata
Migranti, bambini abusati, tratta degli esseri umani e fedeli che vengono rifiutati. Questi i temi centrali della preghiera con cui papa Francesco ha concluso la Via Crucis al Colosseo a Roma davanti a 15 mila persone.
In tutto quattordici le stazioni compiute per ricostruire il pellegrinaggio di Gesù Cristo che, secondo la tradizione, si avviava alla crocifissione. Le meditazioni e le preghiere sono state scandite nel corso del rito e affidate a suor Eugenia Bonetti missionaria della Consolata e presidente dell'associazione 'Slaves no more'.
Anche il dramma della pedofilia è entrato nella preghiera di papa Bergoglio che ha indicato i bambini come "piccoli, feriti nella loro innocenza e nella loro purezza".
Bergoglio non ha poi dimenticato le divisioni all'interno della Chiesa e gli assalti dall'esterno: "E' la Croce della casa comune - sottolinea il pontefice - che si sente assalita continuamente dall'interno e dall'esterno".
Diversi i Paesi del mondo in cui è stato celebrato poi Il venerdì Santo, che accompagna la Via Crucis, come ad Haiti, dove in migliaia sono convenuti nella capitale Port -au- prince, e in Perù o in Bolivia dove un gruppo di artisti ha deciso di lavorare ad alcune sculture di sabbia raffiguranti Cristo sulla croce e il tema della Resurrezione.
Tutte le croci del mondo sono nella croce di Gesù, insomma, secondo la speranza del papa e dei fedeli.