La famiglia italiana dalla riforma del 1975 a oggi

La famiglia italiana dalla riforma del 1975 a oggi
Di Cecilia Cacciotto
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La riforma del diritto di famiglia del 1975 costituisce la prima grande rivoluzione in Italia dell'istituto familiare. Il diritto è in continua evoluzione e rispecchia l'evoluzione della società su questo punto. La legge del 2016 ha sancito le unione civili tra persone dello stesso sesso

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La nuova famiglia italiana inizia nel 1975

Dal secondo dopoguerra a oggi, le politiche rivolte alle famiglie hanno seguito l'evoluzione della società.

In Italia il 1975 è l'anno del 'Big Bang': con la riforma del diritto di famiglia marito e moglie diventano cointestatari morali e materiali del conto famiglia.

È il 19 maggio 1975 a larghissima maggioranza , e con la sola astensione del Movimento Sociale, il Parlamento approva la legge 151. E’ una riforma decisiva per lo sviluppo giuridico e sociale italiano che riconosce alla donna una condizione di completa parità con l’uomo, all’interno della famiglia.

La riforma del diritto di famiglia del 1975 fa rende marito e moglie responsabili alla stessa misura

Tra le novità principali introdotte: il marito cessa di essere il capo famiglia, la donna cessa di prendere il cognome del marito, si manda in soffitta la patria potestà a tutto vantaggio della responsabilità genitoriale condivisa.

Non è tutto, vengono riviste le norme sulla seprazione: dalla separazione per colpa si passa a quella per intollerabilità della prosecuzione della convivenza, viene garantita una tutela giuridica dei cosiddetti «figli illegittimi», nati cioè al di fuori del matrimonio.

Un balzo in avanti per la società italiana, non ostacolato neanche dalla Chiesa

Sono passati 44 anni dalla riforma e la rivoluzione che ha innescato è lontana dall'essere terminata. E gli ultimi dati Istat ci rimandano a una famiglia di tipo tradizionale.

La riforma infatti traduce in legge una cogestione paritaria della famiglia ma stando ai dati del 2017 in Italia solo una madre su due lavora, (percentuale che si abbassa paradossalmente nelle famiglie a basso reddito). Non solo, le donne lavorano in media 30 ore alla settimana e quando rientrano a casa si sobbarcano altre 24 ore di lavori domestici, contro le 9 ore degli uomini che dedicano al lavoro una media di 38 ore alla settimana.

Le ore di lavoro di una donna dentro e fuori casa
La media di ore settimanali lavorate fuori e in casa da un uomo

Altra tappa fondamentale per le famiglie è la legge del 2016 che regolamenta le unioni civili e che introduce anche in Italia il il riconoscimento giuridico della coppia formata da persone dello stesso sesso. Il ddl Pillon, in discussione in Parlamento, vuole modificare nuovamente il diritto di famiglia.

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