Yemen: 4 anni di una guerra non di moda

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Di Alberto De Filippis
Yemen: 4 anni di una guerra non di moda

Ci sono battaglie che vanno di moda e conflitti dimenticati. Uno di questi è quello che consuma lo Yemen. Dall’inizio del conflitto, quattro anni fa, più di 19mila raid aerei hanno devastato scuole, ospedali e importanti infrastrutture. Sono 13 al giorno, più di uno ogni 2 ore.

24 milioni di persone su una popolazione di 30 milioni sopravvivono solo grazie agli aiuti umanitari. Ben 20 milioni soffrono di malnutrizione. 18 milioni di persone non hanno accesso ad acqua pulita e a servizi igienici sanitari di base. 3 i milioni di sfollati interni.

Lavorare in Yemen è impossibile. "Una collaboratrice di Azione Contro la Fame è rimasta uccisa perché non vengono rispettati gli accordi decisi a Stoccolma", come ricorda la portavoce dell'organizzazione nel paese.

Una guerra che le cronache fanno risalire al 26 marzo 2015 con il primo raid aereo della coalizione guidata dall'Arabia Saudita per fermare l'offensiva degli Huthi, arrivata fino alle porte di Aden, con l'obiettivo di riportare al potere il deposto presidente Hadi.

Da allora anche l'embargo, che avrebbe dovuto fermare l'arrivo di armi, è solo servito a rendere impossibili gli approvvigionamenti per la popolazione civile. Portando alla carneficina di oggi.