Nuove e più restrittive regole per manifestare. A Nizza la polizia interviene con la forza
Il sabato di protesta dei gilet gialli francesi - il diciannovesimo - si è svolto in modo nettamente meno violento che la settimana scorsa, quando gli Champs Elysees sono stati letteramente saccheggiati. Tuttavia non sono mancati gli incidenti: vetrine di banche in frantumi e lacrimogeni della polizia per disperdere i manifestanti, che a loro volta denunciano un clima repressivo. "Ci sentiamo aggrediti. Siamo nella legittimità, vogliamo manifestare pacificamente, abbiamo il diritto di esprimerci di dire che non siamo contenti. Non siamo gelosi dei ricchi, vogliamo soltanto poter vivere", dice una manifestante.
Per tutta la settimana il governo aveva mandato messaggi muscolari, annunciando il dispiegamento dell'esercito e battendo sulle nuove regole più restrittive. Il prefetto di polizia della capitale, Didier Lallement: "Coloro che vogliono restare nei luoghi proibiti o manifestare senza averlo comunicato alle autorità saranno dispersi e verrà loro impedito di causare danni".
La prima applicazione pratica delle nuove norme è arrivata a Nizza, dove alcune decine di manifestanti avevano sfidato il divieto. La polizia ha intimato loro di lasciare al piazza ed è poi passata alle maniere decise. Lo sgombero è durato pochi minuti appena. Negli scontri una donna è rimasta lievemente ferita cadendo a terra, mentre sei persone sono state fermate.