Ma il regime di Maduro continua a negare ogni addebito
Parziale condanna di Michelle Bachelet alle autorità chaviste per la situazione in Venezuela. Così si è espressa l'alto commissario per i ditti umanii ed ex presidentessa cilena: "Sono estremamente preoccupata per il restringimento dello spazio democratico e per l'incessante criminalizzazione di proteste pacifiche e del dissenso. Abbiamo documentato quest'anno, numerose violazioni dei diritti umani, e di abusi da parte delle forze di sicurezza e da parte di gruppi paramilitari chiamati colectivos, collettivi, dell'uso eccessivo di forza, di omicidi, di detenzioni arbitrarie, di tortura e maltrattamento in detenzione. Senza dimenticare che la gravità dellla crisi umanitaria e alimentare e dei servizi basici non è stata completamente riconosciuta dalle autorità e le misure adottate sono state finora insufficienti".
Accuse negate su tutta la linea dall'ambasciatore che rappresenta Nicolas Maduro, Jorge Vaero, che ha invece attaccato: "Abbiamo prove inconfutabili del fatto che non si trattasse di proteste pacifiche. Sono state bruciate vive delle persone e sono state distrutte delle proprietà pubbliche. I disturbi sono stati causati da una parte violenta dell'opposizione finanziata dall'estero. Abbiamo prove che non sono state manifestazioni pacifiche, come invece affermano alcuni poteri regionali e i loro alleati. Gli Stati Uniti rubano le nostre risorse economiche e impediscono al Venezuela di acquisire cibo e medicine per il proprio popolo".
Un muro contro muro in cui ad andarci di mezzo sono i Venezuelani.