Italia firma memorandum Italia-Cina, l'analisi di Romano Prodi

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Di Luca ColantoniIntervista Prodi: Elena Cavallone (Bruxelles)
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"Un accordo quadro non vincolante e che non mette a repentaglio asset strategici. In esclusiva su Euronews l'analisi di Romano Prodi

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Anche l'Italia dice sì all'intesa commerciale con la Cina sulla Via della Seta. Lo ha annunciato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, parlando davanti a palazzo Chigi dopo il vertice sul memorandum Italia -Cina.

Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio
"Si firma il memorandum, è un accordo quadro non vincolante non è un accordo internazionale. Sarebbe stato un po' eccentrico non partecipare a questo progetto internazionale, d'altra parte. È una grande opportunità per riequilibrare la bilancia commerciale con la Cina. L'Italia è l'unico Paese rispetto alle 13 nazioni dell'Unione europea che hanno sottoscritto il memorandum tra Italia e Cina ad aver preteso e imposto il rispetto dei principi e delle regole europee. L'Italia ha una forza propulsiva sugli standard europei. Dà un contributo su questo tema a tutta l'Unione europea".

Per Di Maio è una vittoria del Made in Italy, Salvini è d'accordo con la firma, ma chiede che la priorità vada alla sicurezza nazionale. Euronews ha avuto in esclusiva l'analisi Romano Prodi, che si trovava a Bruxelles per la conferenza "First Connecting Eurasia Dialogue":

"L'Italia secondo me ha una posizione strategica per fare concorrenza nei trasporti dall'Est all'Europa. Se ognuno fa i propri interessi è obbligo anche dell'italia, nell'ambito delle regole europee, fare i propri legittimi intersssi. Io credo che in questo momento in cui la Cina ha il problema di riorganizzare la propria politica del commercio estero, noi Unione Europa, tutti insieme, dovremmo proporre loro il cambiamento di queste regole. Ma guai se andiamo a rompere le regole del WTO e tornare indietro nel commercio, perchè metteremmo in miseria miliardi di persone compresi noi".

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