Barnier a euronews: "I negoziati sulla Brexit sono chiusi"

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In un'intervista esclusiva ai nostri microfoni, il capo negoziatore dell'Unione europea per la Brexit esprime le sue perplessità e dichiara: "Se il Regno Unito dovesse chiedere una proroga, dovranno organizzare le elezioni europee"

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Michel Barnier, capo negoziatore dell'Unione europea per la Brexit, ha espresso le sue perplessità su quanto sta accadendo nel Regno Unito, in un'intervista esclusiva a euronews.

"OK, devono votare l'accordo, questo è un prerequisito. Potrebbe quindi arrivare la richiesta di una proroga politica, tattica. In quel caso, conosco le risposte e la reazione dell'Unione europea, dei leader dell'Ue e dell'europarlamento. Per cosa una proroga? Perché ne avete bisogno? Per organizzare un nuovo referendum, per nuove elezioni? Non posso rispondere a questa domanda al posto del governo britannico. E se il Regno Unito dovesse restare fino alle elezioni europee di maggio, dovranno parteciparvi".

"Non vogliamo intrappolare il Regno Unito"

"Abbiamo bisogno di tempo. Per molto tempo abbiamo cercato di aiutare, anche questa settimana, fino a lunedì sera con il presidente Juncker, abbiamo cercato di trovare le parole, la garanzia, il chiarimento giusto su questo accordo, per non rimetterlo in discussione. Per garantire loro che non abbiamo intenzione di intrappolare il Regno Unito a tempo indefinito nella stessa unione doganale. È solo un'assicurazione, come un'assicurazione per la casa".

"No a nuovi negoziati, sono chiusi"

"Non torneremo a trattare, i negoziati sono chiusi. Come ha detto molto chiaramente il presidente Juncker, non ci sono ulteriori chiarimenti. Siamo andati il più lontano possibile, rispettando il mandato che ho ricevuto e rispettando il principio dell'Unione europea. Consentitemi di ricordare che il Regno Unito se ne sta andando. Non siamo noi a lasciare il Regno Unito. Londra lascia l'Ue e noi vogliamo proteggere ciò che siamo e le nostre basi si poggiano sul mercato unico".

"Saranno sempre nostri partner, amici, alleati"

"Le trattative sono terminate. E per essere chiari, la cosa più importante per me non è organizzare il divorzio in modo ordinato, ma organizzare le relazioni future. Lasciatemi dire che abbiamo bisogno di due, tre o quattri ulteriori anni dopo il divorzio per organizzare una nuova partnership con il Regno Unito. In ogni caso, il Regno Unito rimarrà un nostro partner, un amico e un alleato. E dobbiamo organizzare queste nuove relazioni, per l'uscita dall'Ue del Regno Unito, su nuove basi"

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