Caldo a febbraio, drammatico aumento degli incendi in Europa

Un rogo vicino al villaggio di Psahna, in Grecia, lo scorso 12 agosto 2018
Un rogo vicino al villaggio di Psahna, in Grecia, lo scorso 12 agosto 2018 Diritti d'autore REUTERS/Michalis Karagiannis/File Photo
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Di Rafael Cereceda
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Se facciamo un confronto con il numero medio di incendi nel periodo 2008-2018, il dato di febbraio 2019 corrisponde al numero di incendi che si registra solitamente a metà agosto. Dovremmo preoccuparci seriamente.

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Non c'è da stupirsi, a pensarci bene, ma è preoccupante. Oltre all'aumento dell'inquinamento, le temperature record di febbraio in Europa occidentale hanno avuto come effetto il moltiplicarsi del numero di incendi.

Secondo il servizio di gestione delle emergenze dell'agenzia UE Copernicus, ad oggi, il 1° marzo, in tutta Europa si sono verificati 480 incendi boschivi nel 2019.

Se facciamo un confronto con il numero medio di incendi nel periodo 2008-2018, il dato di febbraio corrisponde al numero di incendi che si registra solitamente a metà agosto.

Le superfici bruciate sono leggermente inferiori, 74.482 ettari, ovvero più o meno quanto a metà luglio. La situazione abituale, al 1° marzo, sarebbe di circa 4.872 ettari andati in cenere.

La Francia è stato il paese più colpito con 180 incendi, verificatisi soprattutto in Corsica. Un numero ben al di sopra del numero medio di incendi per tutto l'anno (24). In drammatico aumento anche la media degli ettari bruciati dal fuoco. In questo periodo, di solito in Francia si verificano appena 2 incendi.

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Anche in Spagna si è verificato un aumento del numero di incendi boschivi (154). L'estensione dei terreni bruciati è quella tipica di un mese di luglio. Il limitrofo Portogallo rimane nella media delle superfici andate in fiamme ma ha fatto registrare più incendi del solito.

Il Regno Unito ha già superato il solito massimale annuo con 15 incendi boschivi, mentre l'Irlanda, con una media di 9 incendi boschivi all'anno, ne ha già registrati 5. E siamo solo a marzo.

In Italia sono occorsi 12 incendi per un totale di 1754 ettari persi.

Nell'Europa orientale, la Croazia ha subito 22 incendi boschivi (con una media di 24, a fine anno), e la Romania ha visto 38 incendi e circa 20.000 ettari bruciati, ovvero molto più della media annuale. D'altro canto, però, la Bulgaria non ha ancora comunicato alcun incendio boschivo e in questo periodo dell'anno di solito se ne vedono almeno 17 da quelle parti. Anche il Belgio, il cui numero medio di incendi boschivi è generalmente pari a 0, ne ha già sperimentati due.

I dati di Copernicus EMS registrano il numero di incendi di 30 ettari o più. L'Ungheria è un altro paese europeo che ha battuto il record di temperatura stagionale di 23,5°C ma, fortunatamente, non ha registrato alcun incendio boschivo.

Lo scienziato David Moore ha twittato queste preoccupanti statistiche: "A mezzogiorno del 27 febbraio, dall'inizio dell'anno, sono stati rilevati in Europa, via satellite, 398 incendi. In un anno medio, ne avremmo visti così tanti solamente nel mese di agosto!"

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