Brexit: reazioni dei politici europei al nuovo smacco di Theresa May

I leader europei reagiscono con fermezza al nuovo smacco subito sulla Brexit dal Governo presieduto da Theresa May.
La Camera dei Comuni ha infatti rigettato (con 258 voti contro 303) la mozione illustrata dalla Premier, che chiedeva sostanzialmente di tornare nuovamente a Bruxelles, per provare ancora una volta a rinegoziare l’accordo con l’Unione Europea.
Philippe Lamberts, Eurodeputato belga:
"C'è una persistente negazione della realtà da parte di molti politici britannici, o una falsa negazione della realtà, in realtà conoscono i vincoli ma fingono che non esistano, sono i maledetti cittadini europei ad essere inflessibili, ma quello che ci stanno chiedendo - e questo deve essere molto chiaro - è accettare che il Regno Unito abbia una sua politica commerciale, i propri regolamenti -il che va benissimo - ma poi dovremmo aprire una porta di servizio di oltre 500 km nel Mercato unico".
Determinante per la sconfitta nel voto è stata l’astensione dell’ala più radicale del Partito Conservatore.
Intanto, il Ministro francese per gli Affari europei, Nathalie Loiseau, mette fretta al Regno Unito.
"Dico ai nostri amici britannici che è giunto il momento di decidere se vogliono uscire amichevolmente o brutalmente: è una loro scelta, ma è vero che questa incertezza duratura, rafforzata da un nuovo voto complicato per Theresa May alla Camera dei Comuni, è un peso per le imprese: diciamo alle autorità britanniche di affrettarsi, anche per le nostre aziende, i nostri cittadini, e i britannici che sono in Francia".
Intanto, mentre la scadenza del 29 marzo si avvicina inesorabimente,organi di stampa britannici rivelano che la settimana prossima il leader laburista, Jeremy Corbyn, incontrerà a Bruxelles il Capo negoziatore dell'Unione sulla Brexit, Michel Barnier.