Segnalato in una fattoria di Mirsk un caso di encefalopatia spongiforme bovina (BSE). Lo riporta l'agenzia Reuters, citando l'Organizzazione mondiale per la salute animale (OIE)
Dureranno alcuni giorni i controlli degli ispettori dell'Unione europea in Polonia per far luce sulla macellazione illegale di mucche malate, un caso scoppiato dopo un'inchiesta giornalistica della televisione polacca TVN.
La carne, proveniente da un macello a 112 chilometri a est di Varsavia, è stata esportata anche in Estonia. Finlandia, Francia, Ungheria, Lituania, Portogallo, Romania, Spagna e Svezia.
Lo scandalo ha fatto precipitare i prezzi e ha portato diversi Paesi a limitare l'importazione di questo prodotto. Un grave danno per la Polonia, che proprio all'esportazione destina l'85% della sua carne bovina.
E nelle ultime ore un'altra cattiva notizia per il settore è stata diffusa tramite l'agenzia Reuters, che ha citato l'Organizzazione mondiale per la salute animale (OIE): a Mirsk, nel sud, è stato individuato un caso di encefalopatia spongiforme bovina, più comunemente nota come morbo della "mucca pazza". L'animale è stato abbattuto.
L'ultimo caso in Polonia risaliva al 2013.