Firmato nel luglio 2018, entra in vigore il 1. febbraio il JEFTA, l'accordo di libero scambio tra Giappone ed Unione Europea. Per controbattere la guerra dei dazi della Cina e al protezionismo degli Stati Uniti. Vantaggi per consumatori ed esportatori.
Venerdì 1. febbraio è sntrato in vigore il JEFTA, l'accordo di partnership economica l'Unione Europea e Giappone.
La firma risale al 17 luglio 2018 a Tokyo, tra J**ean.Claude Juncker, Donald Tusk e il Primo Ministro giapponese Shinzō Abe.
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Nasce cosi un'area di libero scambio che copre un terzo dell'economia mondiale e circa 600 milioni di persone. .
In concorrenza con Usa e Cina
L'accordo eliminerà le tasse sulla maggior parte degli scambi, incoraggerà gli investimenti delle imprese e garantirà la protezione dei diritti di proprietà intellettuale: il Giappone e l'Unione Europea sperano cosi di contrastare il protezionismo tdegli gli Stati Uniti e la guerra dei dazi con la Cina.
"Una delle cose che fa questo accordo", spiega l'economista Robert Carnell, "è ovviamente dare una sorta di certificazione geografico ad alcuni di questi prodotti: non si puo iniziare a fare la feta giapponese o un roquefort giapponese, che saranno sempre protetti dai diritti di identificazione geografica, e allo stesso modo, dalla prospettiva europea in Giappone, non si potrà produrre una contraffazione del manzo Kobe".
Vantaggi per alimentari e automobili
Con il patto Europa-Giappone, ora in vigore dopo cinque anni di trattative, i consumatori giapponesi avranno prodotti importati più economici e l'eliminazione dei dazi sui prodotti industriali giapponesi (un miliardo di euro in meno per l'Europa) riduranno i costi per gli esportatori.
I settori che ne beneficeranno di più saranno quello alimentare per l'Europa e quello automobilistico per il Giappone.
Complessivamente, il Giappone eliminerà le tariffe su circa il 94% dei prodotti agricoli e industriali e l'Unione europea porrà termine a dazi su circa il 99% delle importazioni.