Auschwitz-Birkenau, il tormento e la memoria

Auschwitz-Birkenau, il tormento e la memoria
Diritti d'autore REUTERS/Kacper Pempel
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Di Paolo Alberto Valenti
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In occasione del 74esimo anniversario della liberazione da parte dell'Armata Rossa del lager di Auschwitz-Birkenau delegazioni di tanti paesi e degli ultimi sopravvissuti si sono recate per le cerimonie di rito presso l'impianto in cui furono sterminate più un milione di persone

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Più di un milione di persone, in maggioranza ebrei, sparirono ad Auschwitz-Birkenau, uno degli impianti dello sterminio nazista votati alla soluzione finale voluta da Hitler. Auschwitz-Birkenau fu operativo dal 1940 fino al 27 gennaio 1945, quando fu liberato dall'Armata rossa.

I sopravvissuti e le delegazioni di diversi paesi hanno commemorato il 74 ° anniversario della liberazione. Tra coloro che hanno presenziato agli eventi commemorativi il premier polacco Mateusz Morawiecki.

Il luogo della memoria

Oggi Auschwitz-Birkenau è patrimonio mondiale dell'UNESCO in quanto un museo-memoriale di 200 ettari visitati ogni anno da oltre un milione di persone. Le corone sono appoggiate al muro della morte.

Un monito per le future generazioni

Durante il giorno, diversi ex prigionieri hanno condiviso la loro esperienza con i partecipanti e si sono uniti in una preghiera in memoria delle vittime che sono morte in questo distretto.

Le strutture del lager, conservate quasi intatte, sono quelle che apparvero ai liberatori insieme alle cataste di cadaveri, alle montagne di oggetti personali di cui i detenuti erano stati spogliati, i forni crematori, le torri di guardia, le file dei baraccamenti.

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