A Davos arriva anche la protesta ambientalista

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Di Salvatore Falco
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Amarcord socialista a Davos. Circa 100 rappresentanti dell'ala giovanile del partito socialdemocratico svizzero si sono ritrovati all'esterno del Centro congressi dove è in corso il forum economico mondiale.

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Amarcord socialista a Davos. Circa 100 rappresentanti dell'ala giovanile del partito socialdemocratico svizzero si sono ritrovati all'esterno del Centro congressi dove è in corso il forum economico mondiale.

Protestano contro le disuguaglianze e i danni ambientali, causati - accusano - dall'élite mondiale.

"Sono le multinazionali, l'élite economica invitata qui, che discutono con l'élite politica su come espandersi, come aprire più mercati - dice Bertil Munk, vicepresidente dei giovani socialisti svizzeri - Tutto ciò è distruttivo per il pianeta, crea molte disuguaglianze. Chiediamo che che sia messa la parola fine a questa situazione. I politici devono lavorare di nuovo per l'interesse generale, cosa che non fanno più".

Secondo i manifestanti la questione rifugiati è direttamente connessa all'economia globale, che viene accusata di aver generato le condizioni che hanno provocato la crisi migratoria.

Tra i bersagli della protesta, il principe ereditario saudita Mohammed Bin Salman, il presidente brasiliano Jair Bolsonaro e Donald Trump.

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