All'interno di una scuola inclusiva giordana

All'interno di una scuola inclusiva giordana
Di Monica Pinna

Viaggio all'interno di una scuola inclusiva giordana

La scuola Khawla Bint Al Azwar, a nord di Amman, è un esempio di educazione inclusiva per i bambini rifugiati giordani e siriani. Gli studenti con e senza disabilità frequentano insieme le lezioni e ricevono tutto il supporto scolastico e tecnico di cui hanno bisogno. Il programma di educazione inclusiva è stato progettato dall'ONG Mercy Corps e finanziato dal programma di aiuti umanitari dell'Unione europea.

Maisa Asmar, dell'ONG Mercy Corps ci racconta che il programma di educazione inclusiva si basa su tre pilastri: scuole, genitori e comunità locale e bambini con disabilità. "Dal punto di vista scolastico viene fornita l’assistenza per lo sviluppo delle competenze per gli insegnanti ma anche strumenti educativi e tecnologici, banchi, sedie. Parlando invece di bambini con disabilità sono fornite attrezzature particolari per loro, oltre a sessioni di riabilitazione, inclusione all'interno di classi regolari fornite dai nostri insegnanti di sostegno e supporto scolastico."

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Questa scuola è dotata di tecnologia assistiva per cercare di offrire ai bambini disabili le stesse opportunità dei loro compagni. Questa classe utilizza un sistema all'avanguardia sviluppato per i bambini con problemi di udito.

"L’impianto a circuito chiuso è costituito da due loop, uno inferiore e uno superiore che si compone di bobine: abbiamo un amplificatore e anche un microfono che l'insegnante usa per parlare. Se sono un bambino con una disabilità uditiva e non sento da un orecchio, tocco la frequenza del sistema e posso sentire tutto ciò che sta accadendo all'interno ma anche quello che sta accadendo al di fuori del circuito e quello che crea rumore in realtà si sente bassissimo.”

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