Blair: "Le possibilità di un nuovo referendum su Brexit sono oltre il 50%"

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Di Euronews
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L'ex premier britannico a Euronews: "L'Europa supererà anche questa crisi"

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Un secondo referendum sulla Brexit ha più del cinquanta per cento delle probabilità di venire indetto. Lo ha sostenuto nel corso di una intervista a Euronews l'ex premier britannico Tony Blair.

"La cosa migliore che il primo ministro può fare sarebbe quella di capire che il suo accordo è finito, non sarà approvato. Non credo passerebbe nemmeno se includesse concessioni sulla questione irlandese. E tuttavia ancora adesso se volesse potrebbe aiutare il parlamento a prendere una decisione appropriata, poiché il voto sarà sulle opzioni di Brexit e se non si riesce a trovare un accordo si dovrà andare a un nuovo referendum. Personalmente so che molti in Europa sono preoccupati da una prospettiiva di una uscita senza alcun accordo, ma questo non accadrà, il parlamento non lo consentirà. Per questo sono convinto che ora il referendum abbia più del 50% di possibilità, dunque penso che torneremo a decidere chiedendo al popolo britannico".

Non preoccupa Blair, invece, l'ondata populista e sovranista che si abbatte sull'Europa. Secondo lui l'Unione resisterà, come ha fatto finora.

"Crisi di questo genere sono sempre state usate dagli euroscettici per dire che il progetto europeo starebbe sul punto di disintegrarsi. Ma invece non è successo. Si è andati avanti e si andrà avanti perché le ragioni dell'Eruopa di continuare a farlo sono molto forti e potenti. Specialmente in un mondo che nei prossimi anni sarà dominato dai più grandi: Stati Uniti, Cina, forse l'India. L'Europa e i paesi europei debono restare insieme per proteggere valori e interessi. È questa la foto razionale dell'Europa, che in ogni caso supererà le crisi, per quanto dure esse siano".

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