Nel 1948, l’Assemblea delle Nazioni Unite – composta da 58 Paesi – adottò la Dichiarazione come "ideale comune da raggiungersi da tutti i popoli e tutte le Nazioni"
Il 10 dicembre 1948, 70 anni fa, a Parigi, l’Assemblea delle Nazioni Unite adottò la Dichiarazione universale dei Diritti dell’Uomo come "ideale comune da raggiungersi da tutti i popoli e tutte le Nazioni".
Parlando a Marrakech nel corso della conferenza sulla migrazione, il Segretario Generale dell'ONU, Antonio Guterres, l'ha definita un "faro globale per la dignità, l'uguaglianza e il benessere".
António Guterres, Segretario Generale Nazioni Unite:
"Da oltre sette decenni, la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani ha ispirato milioni di donne e uomini a rivendicare i loro diritti e contestare le forze di oppressione, sfruttamento, discriminazione e ingiustizia".
L'anniversario è stato commemorato nelle città di tutto il mondo: a Roma, centinaia di persone hanno preso parte alla fiaccolata.
Amnesty International, in un rapporto diffuso in coincidenza dell'anniversario, critica l'Italia per il trattamento riservato ai richiedenti asilo.
"Questa politica di porti chiusi e criminalizzazione delle ONG che aiutano migranti e richiedenti asilo - dice un affiliato - non applica l'articolo 14 della Dichiarazione Universale, per il quale tutti hanno il diritto di chiedere asilo per persecuzione".
Il rapporto lamenta "l'erosione dei diritti umani dei richiedenti asilo", in seguito all'approvazione del Decreto sicurezza e immigrazione da parte del Governo.