Francia, pugno di ferro contro i violenti ma no a stato d'emergenza

Francia, pugno di ferro contro i violenti ma no a stato d'emergenza
Diritti d'autore REUTERS/Stephane Mahe
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Di Antonio Michele Storto
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Il governo Francese al momento smentisce di voler ricorrere a misure draconiane contro le proteste dei Gilet Gialli

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Dopo una nuova giornata di guerriglia urbanaportata nel centro di Parigi dal movimento dei Gilet Gialli, il presidente Emmanuel Macron ha tenuto un'urgente riunione di sicurezza

L'imposizione dello stato di emergenza, ventilata dai media dopo alcune dichiarazioni di Macron, non è stata discussa nel corso del meeting: a escluderla per il momento è la stessa Ministra per la giustizia Nicole Belloubet. ""Non siamo ancora arrivati a quel punto - ha detto ai giornalisti  - credo ci siano alternative al ripristino dello stato di emergenza".

Belloubet ha comunque promesso il pugno di ferro contro i violenti da parte di governo e forze dell'ordine. Le proteste sul caro carburanti sono degenerate in una rabbia fuori controllo riguardo alll'aumento generale del costo della vita. Tre persone sono state uccise dall'inizio delle proteste, due settimane fa. 

Prima della riunione di sicurezza di domenica, Macron ha ispezionato alcuni dei danni causati dai disordini che si erano incentrati su Parigi. Più di 100 persone sono rimaste ferite in città, tra cui 23 membri delle forze di sicurezza. Gli arresti, al momento, sono arrivati a quasi 400.

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