I Gilet gialli paralizzano la Francia

I Gilet gialli paralizzano la Francia
Diritti d'autore 
Di Debora Gandini
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Gilet gialli in azione in tutta la Francia. Traffico in tilt al Frejus, Bloccate numerose autostrade. Blocchi e barricate a Marsiglia, Lione, Tolosa.

PUBBLICITÀ

Paralizzare la Francia. Questo l’obiettivo dei Gilet Gialli. Oltre trentasemila persone stanno manifestanto in tutto il Paese da nord a sud, con barricate, sit-in e proteste sulle principali arterie stradali, autostradali e alle frontiere. Sfidando i divieti e i controlli della polizia francese.

Qui siamo al Frejus. Dove circa 100 manifestanti hanno bloccato gli accessi al tunnel, paralizzando il traffico. File chilometriche di camion bloccati. Tir di ogni nazionalità. Auto in coda in attesa di passare il pedaggio. Una giornata infernale, come ci racconta questo camionista francese: "Siamo qui senza avere niente da mangiare, siamo bloccati da già quattro ore. E non si vede nemmeno la polizia, nulla, è incredibile.”

A scandire la protesta, slogan e cartelli con la scritta “l'orizzonte è il popolo", un messaggio diretto al presidente Macron e alla sua presa di posizione. Intanto c’è chi, per ingannare il tempo, simpatizza pure con gli ormai famosi gilet gialli. Un punto è chiaro: il movimento non cede. “Le tasse sono troppo alte, il nostro futuro è molto molto incerto, e questo mette in pericolo anche il futuro dei nostri figli, i nostri stipendi, i nostri progetti, le nostre pensioni ... Come in tutta l'Europa. Penso sia arrivato tempo di agire, ma senza violenza fino a quando potremo.”

Intanto le proteste sono andate in scena in molte altre parti della Francia. Da Lione a Chambéry, da Tolosa a Marsiglia dove i pompieri hanno solidarizzato con i manifestanti.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

VIDEO Protesta gilet gialli: poliziotti travolti da sassaiola a Parigi

Francia, pugno di ferro contro i violenti ma no a stato d'emergenza