Il presidente argentino Macri riceve il gotha della politica mondiale e tenta di stabilire armonie ma gli USA mettono le mani avanti sul comunicato finale
Theresa May e Macron, in prima fila con un Donald Trump rilassato che scherza col premier giapponese Shinzo Abe. E poi il leader del Cremlino Vladimir Putin insieme al presidente della commissione europea Junker. Tutti sorridenti nella foto di gruppo all'inaugurazione del G20 di Buenos Aires.
Tutti ospiti di Macri
Il presidente argentino Mauricio Macri ha inaugurato ufficialmente il Vertice dei Capi di Stato e di governo peraltro invitando i leader presenti a inviare "un messaggio chiaro al mondo" e far capire che insieme si può disegnare un orizzonte di sviluppo con responsabilità condivise.
USA, Canada e Messico hanno firmato il nuovo accordo commerciale che sostituisce il Nafta, una firma che giunge dopo un anno di intense trattative.
Ma non ci si illuda: anche questa volta il G20 rischia di concludersi senza un documento finale condiviso. Non a caso il capo negoziatore Usa, il falco John Bolton, consigliere nazionale per la sicurezza, avrebbe già lanciato un ultimatum: o si accetta il linguaggio a loro gradito oppure si opporranno a tutto quello che possa pregiudicare le posizioni statunitensi.
La strana coppia
Grande curiosità al G20 per la presenza del principe ereditario saudita Moahemd bib Salman, sospettato di essere il mandante dell'assassinio del giornalista dissidente Jamal Khashoggi.
Dalle immagini televisive si è visto il suo saluto caloroso del principe saudita con il presidente russo Vladimir Putin, grandi sorrisi e una vigorosa stretta di mano come fra grandi vecchi amici.
Intanto, mentre non sono programmati incontri bilaterali USA - Arabia Saudita, bin Salman ha in agenda al G20 diversi incontri tra cui quelli col presidente francese Emanuel Macron e con la premier britannica Theresa May.