Cambiamento climatico: "Siamo l'ultima generazione che può fare qualcosa"

Cambiamento climatico: "Siamo l'ultima generazione che può fare qualcosa"
Diritti d'autore Copernicus/Commissione europea
Di Rafael Cereceda
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button

Il 2018 è stato il quarto anno più caldo di sempre. A rivelarlo è un rapporto dell'Organizzazione meteorologica mondiale: "Le concentrazioni di gas serra sono di nuovo a livelli record"

PUBBLICITÀ

L'Organizzazione meteorologica mondiale (Omm) descrive una situazione allarmante nel suo Rapporto sullo stato del clima globale nel 2018 pubblicato oggi. La temperatura media nel corso dell'anno è stata la quarta più alta di sempre, un dato che si inserisce in una tendenza di lungo corso: i 20 anni più caldi di sempre sono stati registrati negli ultimi 22 anni.

"Non siamo nella posizione ideale per raggiungere gli obiettivi di cambiamento climatico e contenere gli aumenti di temperatura", ha detto Petteri Taalas, segretario generale dell'Omm. "Le concentrazioni di gas serra sono di nuovo a livelli record e, se la tendenza attuale continuasse, è probabile che la temperatura media aumenti di 3-5°C entro la fine del secolo. Se sfruttiamo tutte le risorse conosciute di combustibili fossili, l'aumento di temperatura sarà notevolmente maggiore".

"Vale la pena di ribadire ancora una volta che siamo la prima generazione che comprende appieno il cambiamento climatico e l'ultima generazione che può fare qualcosa al riguardo", ha detto Taalas.

Va anche ricordato che il recente (e allarmante) rapporto del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico sugli effetti del cambiamento climatico si basava su un aumento della temperatura globale da 1,5º a 2ºC. Gli effetti di un riscaldamento di 5°C sono difficili da immaginare.

Il livello del mare continua a salire

Il rapporto sottolinea che il livello dei mari continua ad aumentare: circa 2 o 3 millimetri rispetto al 2017. Può sembrare poco, ma il Servizio Meteorologico Britannico ha avvertito questa settimana che il livello del mare di Londra potrebbe aumentare di un metro e mezzo entro il 2100.

Il Regno Unito ha avuto una delle estati più calde a memoria d'uomo e la tendenza continuerà.

Anche gli oceani hanno raggiunto temperature record, perché il 90% dell'energia in eccesso intrappolata dai gas serra finisce in acqua. Gli scienziati stimano che gli oceani hanno assorbito il 25% delle emissioni di CO2 prodotte dall'uomo, modificandone il pH e acidificandoli, con gravi conseguenze per la vita marina (già pesantemente colpita dall'inquinamento legato alla plastica).

Le concentrazioni di gas serra sono tornate a livelli record dopo un periodo relativamente stabile.

Il rapporto si sofferma anche sull'eccezionale ondata di calore nell'Europa settentrionale, che ha causato incendi nel Circolo Polare Artico e siccità dall'Olanda alla Polonia, e sull'intensa (ma breve) ondata di calore che ha riguardato la penisola iberica, con temperature ai massimi storici.

Allo stesso tempo, l'Europa ha vissuto uno dei più grandi periodi di freddo degli ultimi anni, tra la fine di febbraio e l'inizio di marzo.

Il rapporto mette in guardia anche sull'impatto socio-economico del cambiamento climatico, soprattutto sull'agricoltura e sul bestiame: seconde le stime dell'Onu nel 2018 due milioni di persone sono state evacuate (nel proprio paese) o si sono dovute spostare a causa di catastrofi climatiche.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Milano, Gucci non pulirà l'albero imbrattato da Ultima Generazione: "Sia di riflessione"

Cambiamenti climatici, ONU ammonisce: "Triplicare sforzi o conseguenze gravi"

Trump "non crede" al rapporto sul clima