Manovra, Tria: "scontiamo la leggerezza del precedente Governo"

Manovra, Tria: "scontiamo la leggerezza del precedente Governo"
Di Antonio Michele Storto

parlando al Senato - dove il dl Fisco ha appena ottenuto l'ok - il Ministro delle finanze ha sottolineato come la deviazione in Bilancio sia dovuta all'impossibilità di ottemperare alle promesse "poco realistiche" fatte a Bruxelles dallo scorso esecutivo

Se confermato dall'Ecofin, il giudizio della Commissione europea sulla manovra italiana "potrebbe aprire la strada a una procedura di infrazione, e allora il parlamento dovrà assumersi forti responsabilità". A dirlo è il ministro dell'economia Giovanni Tria, a margine delle votazioni sul dl Fiscale, che ha ottenuto l'ok del Senato.

Parlando in aula a Palazzo Madama, Tria ha sottolineato come alla base dello scontro con Bruxelles ci sarebbe la leggerezza del precedente governo, che lo scorso maggio - per evitare sanzioni dalla Commissione - si è impegnato a realizzare un percorso di aggiustamento del deficit poco realistico e realizzabile.

"Il nostro bilancio programmatico ha deviato perché non potevamo confermare quell'impegno - ha detto il Ministro - e la Commissione ha visto cadere i presupposti della sua decisione di accettare come non deviante il livello del debito riscontrato per il 2017»

Ma Buxelles resta comunque in attesa di sapere come il governo intenda scongiurare le misure punitive: secondo il vicepresidente della Commissione Dombrovskis la riduzione dello 0.2 per cento ventilata dal governo Conte non sarebbe sufficiente a scongiurare la procedura di infrazione. "All'italia - ha detto Dombrovskis - serve una correzione sostanziosa”

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