Aveva da poco compiuto 90 anni, Nicolas Roeg: nel cinema aveva fatto di tutto, dall'operatore al montatore, dal direttore della fotografia al regista. Con alcuni film diventati cult: come "Venezia...un dicembre rosso shocking", che nel 1973 provocò molte polemiche per le scene di sesso.
Se n'è andato un Maestro della fotografia cinematografica.
Nicolas Roeg era il direttore della fotografia sul set del "Dottor Zivago" di David Lean, tanto per intenderci. Insomma: un "tecnico" di classe.
Del resto, aveva cominciato ad interessarsi di cinema fin dall'epoca del servizio militare, lavorando inizialmente come tecnico a Londra nei Marylebone e Borehamwood Studios.
Scomparso venerdi all'età di 90 anni - ma la notizia è stata data solo sabato dal figlio Nicolas Roeg Jr - Nicolas Roeg era conosciuto soprattutto come "uomo di macchina", prima operatore e montatore ("Casino Royal" con David Niven e Ursula Andress), poi direttore della fotografia, anche del celebre "Lawrence d'Arabia", infine regista, molto apprezzato fin da subito nel mondo cinematografico britannico.
Come direttore della fotografia, Nicolas Roeg ha lavorato - tra gli altri - con François Truffaut (in "Fahrenheit 451"), Roger Corman, John Schlesinger e Richard Lester.
Poi, a 40 anni, la svolta: passa dietro alla macchina da presa. Il suo primo film è "Performance", girato nel 1970, insieme al regista scozzese Donald Cummel.
A Cannes, nel 1985, presenta con Tony Curtis e Theresa Russell per il suo "La Signora in Bianco" (titolo originale "Insignificance").
Tra gli altri, Nicolas Roeg - londinese 100% - ha diretto Mick Jagger (proprio nel suo primo film "Performance") e David Bowie all'esordio al cinema in "L'uomo che cadde sulla terra".
Ma il suo film piu famoso resta "A Venezia… un dicembre rosso shocking" (titolo originale: "Don't look now"), del 1973, con Julie Christie e Donald Sutherland, pellicola che all'epoca fece scandalo per le molte scene di sesso.
"Ma è solo cinema", ribattè Nicolas Roeg, con un sorriso beffardo.