Continuano le indagini della polizia britannica sull'avvelenamento dell'ex spia russa Sergei Skripal e della figlia Julia. L'identità dei due presunti responsabili, che sarebbero agenti dei servizi russi, è ormai nota, ma Mosca nega tutto. E lancia accuse.
Botta e risposta Londra-Mosca
LONDRA (REGNO UNITO) - Continuano le indagini sul caso-Skripal: la Polizia britannica ha diffuso il video di due uomini sospettati di aver avvelenato, a marzo nella città di Salisbury, l'ex spia russa Sergey Skripal e la figlia Julia.
Le due presunte spie, che il 4 marzo erano vicini al luogo in cui furono ritrovati Skripal e la figlia, viaggiavano con passaporti falsi intestati a Alexander Petrov e Ruslan Boshirov.
Secondo il sito di inchieste Bellingcat.com, le loro identità sarebbero in realtà quelle di Anatolyi Chepiga e Alexander Mishkin, entrambi appartenenti al servizio segreto russo.
La vita sconvolta del detective "contaminato"
Il detective Nick Bailey, rimasto contaminato dopo la perquisizione in casa Skripal, racconta di essere terrorizzato: "Ho molta paura perchè cose cosi pericolose succedono all'interno del sistema ", dice. "Sapendo come sono stati ridotti gli Skripal, oggi sono ancora pietrificato".
La vita dell'agente di Polizia è stata travolta dal caso-Skripal. La sua casa è stata sequestrata e non ancora riconsegnata: la stessa cosa anche per le auto e, addirittura, per i giocattoli dei bambini.
Una vita da "doppiogiochista"
Sergei Skripal, ex spia russa passata ai servizi inglesi, è stato arrestato in Russia per alto tradimento nel 2006 e graziato dal Presidente Medvedev nel 2010, quando trovò rifugio nel Regno Unito.
A distanza di otto mesi dall'avvelenamento, Julia Skripal è guarita. E anche il padre sta meglio.
Ma una donna è morta
Nella citta di Amesbury, non lontano da Salisbury, a giugno, un uomo e una donna sono stati avvelenati dopo aver toccato una bottiglia di profumo contenente Novichock, un agente nervino in uso nei servizi russi, secondo l'intelligence britannica.
La donna, Dawn Sturgess, 44 anni, è morta l'8 luglio per le conseguenze della contaminazione.
"Solo un modo per non parlare della Brexit"
E intanto da Mosca arrivano le prime dure reazioni al nuovo video diffuso da Londra.
Galina Polonskaya, giornalista di Euronews: "I nuovi video di Salisbury hanno scioccato Maria Zakharova. La portavoce del Ministero degli Affari Esteri russo ha scritto su Facebook che queste presunte prove sono un modo per il governo britannico di distogliere l'attenzione dalla Brexit e dalla discussione sulle eventuali dimissioni di Theresa May".