Il senso del vuoto nella Casa museo di Anna Frank

La ristrutturata Casa museo di Anna Frank ad Amsterdam continua ad essere uno dei luoghi della memoria più intesi della shoah. Ma i recenti interventi non hanno modificato la narrazione oggettiva di questi ambienti, oggi arricchiti dalle foto e dal repertorio che riguardava l'intera sua famiglia.
Il vuoto delle stanze nascoste
Ronald Leopold, direttore della Casa di Anna Frank: "Volevamo preservare il carattere della casa dato dal suo vuoto. Penso che proprio il vuoto sia probabilmente la caratteristica più potente della Casa di Anna Frank. Naturalmente, non abbiamo cambiato il nascondiglio che è il posto più emblematico della vicenda là dove Anna Frank si nascondeva e dove scriveva il suo diario".
Oltre ad aggiustamenti strutturali il museo adesso dispone di una audio guida sulla storia della famiglia. Gli ambienti sono rimasti pressochè intatti a com'erano al momento in cui i Frank furono costretti a lasciarli.
Un luogo molto visitato
La Casa di Anna Frank continua ad essere molto visitata e la missione dell'istituzione è proprio quella di garantire in futuro la memoria di questa storia.
Anna Frank scrisse il suo celebre diario dal 12 giugno 1942, giorno del suo tredicesimo compleanno, fino al primo agosto 1944. Tre giorni dopo veniva arrestata e deportata nel lager di Bergen Belsen da cui non uscì viva.