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L'ISIS rivendica l'attentato di Melbourne

L'ISIS rivendica l'attentato di Melbourne
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Di Euronews
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Ha gridato Allah Akbar (Dio è il più grande) l'attentatore somalo che a Melburne ha ucciso un passante e ne ha feriti altri due prima di essere abbattuto dalla polizia

L'aggressore di Melbourne, che ha accoltellato a morte un passante e ne ha feriti altri due prima di essere abbattuto dalla polizia, gridava "Allah è il più grande". Lo ha reso noto un testimone oculare. Si tratta quindi di un terrorista somalo relativamente isolato già noto alle agenzie anti-terrorismo australiane.

L'agente di polizia Graham Ashton, commissario di polizia dello stato di Victoria: "Ora sappiamo di più della sua identità, inizialmente non avevamo alcun elemento per l'identificazione ma pensiamo che adesso sia chiara la sua identità - ha detto l'agente di polizia Graham Ashton del commissariato di polizia dello stato di Victoria - per questioni di competenza l'indagine è stata presa in carico dalla squadra antiterrorismo e dalla squadra omicidi"

Ci sono anche le testimonianze dei passanti....... Ella Campbell:  "Non riuscivamo a vedere nulla finché non abbiamo scorto un tizio che attraversava i binari del tram di Bourke Street e la polizia che gli correva dietro, successivamente abbiamo udito i colpi di pistola, eravamo terrorizzati. Abbiamo visto l'auto incendiata sul lato destro della strada e la polizia che aveva già messo in sicurezza impedendo anche a noi l'accesso".

Tony Nguyen: "Sono rimasto sulla scena dell'attentato due secondi più degli altri che già stavano scappando. ho visto un uomo di colore, molto alto, che si avvicinava all'automobile come se volesse assicurarsi di qualcosa; in quel momento il nero ha pugnalato un ragazzo ed è allora che mi son messo a correre".

L'attentatore, che aveva lanciato un pick-up contro un centro commerciale appicandogli poi fuoco, è morto in ospedale. Intanto l'ISIS ha rivendicato l'attacco di Melbourne.

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