Di Monica Pinna
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Il centro del Progetto nazionale siriano per le protesi a Reyhanli aiuta a riportare un po' di speranza alle vittime del conflitto siriano.
Ahmet ha 11 anni. L'anno scorso, vittima di un attacco aereo a sud di Damasco, in Siria, ha perso entrambe le gambe. Ora ne ha due nuove, artificiali, e si esercita a usarle. A fabbricarle su misura per lui è stato il centro del Progetto nazionale siriano per le protesi. Ci troviamo a Reyhanli, città turca nella provincia sudorientale di Hatay, a pochi metri dal confine con la Siria. Andiamo a conoscere Ahmet e le migliaia di profughi che hanno ricevuto protesi qui da quando è stato aperto il centro, nel 2013.