Ha accettato l'offerta del nepresidente Bolsonaro e guiderà Giustizia e Sicurezza Pubblica
Diavolo di un Bolsonaro. A pochi giorni dalla vittoria elettorale il neopresidente del Brasile annuncia la nomina di Sergio Moro a superministro della giustizia e della sicurezza pubblica. E Moro ha accettato. È una mossa che regala a Bolsonaro un'enorme popolarità fra alleati e qualche avversario. Perché dimostra che il progetto di accorpare ministeri è vero, ma anche perché Moro è il giudice che ha fatto scoppiare lo scandalo Lava Jato, la mani pulite brasiliana.
Operazione Autolavaggio in italiano, è il nome di un'indagine che porta alla luce un sistema di tangenti all'interno dell'azienda petrolifera statale Petrobras. Un giro di mazzette del valore di circa 2,4 miliardi di euro. Secondo gli inquirenti la più grande operazione anti-corruzione nella storia del Brasile.
Felice della scelta questa signora che dice: "Non me lo aspettavo. Moro è un uomo integerrimo che potrà sradicare la corruzione e non avrà paura di questa battaglia".
Moro però è soprattutto famoso per aver fatto condannare a 12 anni di carcere l'ex presidente Lula Da Silva. Dopo 22 anni di magistratura adesso diventa uno dei ministri più importanti del nuovo gabinetto.