Brexit: Londra dovrà vendere i gioielli di famiglia per finanziarla?

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Di Alberto De Filippis
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Gli annunci fatti e promessi del ministro dell'Economia Hammond inquietano gli inglesi

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Come finanziare la Brexit se non ci fosse un accordo con Bruxelles? Probabilmente andando a cercarli nelle riserve fiscali che possano sostenere l'economia del Regno Unito. Ad affermarlo il ministro delle finanze Philip Hammond che questo lunedì promette annunci importanti a proposito del budget. Sono settimane concitate la premier britannica Theresa May deve uscire vittoriosa dal voto parlamentare proprio sul budget del governo il prossimo 1 novembre, primo test della sua capacità di varare la Brexit superando lo scoglio di Westminster.

Hammond dal canto su si trova davvero in equilibrio fra due campi. Prima aveva fatto indispettire i conservatori affermando che Londra avvrebbe dovuto restare vicina a Bruxelles, poi ha detto che se non si raggiungesse un accordo per una soft Brexit, Londra punta a restare un partner priviligiato per il ghittissimo mercato comune europeo, allora si potrebbero andare a toccare le riserve speciali del govern che, secondo i critici, equivarrebbe a vendere i gioielli di famiglia per finanziare un'operazione, la Brexit appunto, che si potrebbe rivelare molto più costoosa di quanto preventivato in partenza.

È vero anche che il Regno Unito ha ridotto il suo deficit dopo la crisi di un decennio fa, ma mantiene un liverllo abbastanza elevato di indebitamentoo soprattutto alla luce delle perdite che ci potrebbero essere se venisse a mmancare il florido scambio commmerciale con l'Europa fra 5 mesi.

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