Caso Khashoggi, Riad pronta ad ammettere le prime responsabilità

Caso Khashoggi, Riad pronta ad ammettere le prime responsabilità
Di Simona Zecchi Agenzie:  Ansa
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Terminate le ispezioni degli investigatori turchi presso il consolato da dove il giornalista saudita Jamal Khashoggi è stato come risucchiato ormai lo scorso 2 ottobre. L'operazione è stata condotta alla presenza anche degli investigatori sauditi

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Ultim'ora: secondo al Jazeera, che cita fonti anonime della Procura turca, gli inquirenti avrebbero trovato prove dell'omicidio" del giornalista all'interno dell'edificio. Secondo fonti vicine inoltre il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman "approvò" l'interrogatorio "poi finito male" di Jamal Khashoggi nel Consolato di Istanbul.

Terminate le ispezioni degli investigatori turchi presso il consolato da dove il giornalista saudita Jamal Khashoggi è stato come risucchiato ormai lo scorso 2 ottobre. L'operazione è stata condotta alla presenza anche degli investigatori sauditi, arrivati la scorsa settimana a Istanbul sulla base di un'intesa tra Ankara e Riad per la creazione di un "gruppo di lavoro congiunto", sebbene le indagini siano condotte separatamente dai due paesi. A poche ore dal loro arrivo, stracci e sacchi della spazzatura in mano, una squadra di servizi d'igiene è anche entrata a ripulire la sede diplomatica.

Intanto, secondo quanto riportato dalla CNN, l'Arabia Saudita si prepara ad ammettere che il giornalista è morto per via di un interrogatorio andato male e di aver pianificato un rapimento di Khashoggi per riportarlo presumibilmente in patria. Ma le conclusioni del rapporto anticipato all'emnittente, e in via di preparazione, indicheranno che "l'operazione è stata condotta senza autorizzazione e trasparenza e che coloro che sono stati coinvolti saranno ritenuti responsabili".

Il segretario di stato americano, Mike Pompeo, è arrivato alle 9 del mattino di oggi 16 ottobre (ore italiane) per un faccia a faccia con il re saudita Salman e arrivare così in fondo alla vicenda. Una sorta di svolta del presidente americano, questa, per evitare la frattura con il suo alleato chiave nel mondo musulmano. Il leader di Riad dal canto suo "nega qualsiasi conoscenza di cosa possa essere successo" .

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