Berlino nega un aumento dei rimpatri verso l'Italia, ma Salvini insorge: "Chiuderemo gli aeroporti come i porti"
Chiuderemo gli aeroporti come fatto con i porti. Anche se poi smentite da Berlino, le voci di un'imminente accelerazione dei respingimenti di migranti dalla Germania all'Italia inducono Matteo Salvini a promettere di replicare nei cieli, la chiusura agli approdi, già praticata via mare. Una svolta sui cosiddetti "movimenti secondari", che il Ministro degli interni annuncia via Twitter, dicendo "basta" a quelle che definisce "decine di immigrati", "scaricati in Italia" con "voli non autorizzati".
Con Berlino è in vigore una prassi, non ratificata però a livello politico, che prevede il rimpatrio mensile in Italia di al massimo 50 "Dublinanti": migranti che hanno raggiunto la Germania dopo essere approdati in Italia e che quindi, in base agli accordi di Dublino, devono inoltrare richiesta d'asilo nel primo paese d'approdo in Europa.
Sulla scia di quanto fatto con Grecia e Spagna, Berlino e il suo Ministro degli interni Horst Seehofer hanno provato a regolamentare ufficialmente con Roma la gestione di questi "movimenti secondari". Condizione posta da Salvini, e che finora ha impedito ogni accordo, è tuttavia che non si porti in Italia "un solo immigrato in più".