Macedonia: referendum alle porte per il cambio di denominazione

I cittadini dell'ex Repubblica jugoslava di Macedonia (Fyrom) si recheranno alle urne domenica 30 settembre per il referendum volto a confermare l'accordo sul nome siglato tra i Governi di Skopje e Atene.
Il Premier del Paese invita tutti ad andare a votare.
Zoran Zaev, Primo Ministro:
"Questa è la scelta per il vostro futuro e quello dei vostri figli: questa è la scelta per il futuro della nostra amata Macedonia".
Obiettivo è quello di approvare la modifica al nome del paese in Repubblica di Macedonia del Nord, sbloccando così anche il percorso di adesione ad Unione Europea e NATO.
Non tutti, però, sono favorevoli a tale eventualità.
"Siamo contrari - dice questa manifestante - a causa del nostro gene macedone e per la nostra gente, perché stanno cambiando la Costituzione: non permetteremo a uno psicopatico di cambiare il nome, ecco perché siamo qui".
Il Parlamento macedone ha dato il via libera lo scorso 5 luglio, per la seconda volta, alla ratifica dell'accordo, ma il Presidente Ivanov ne ha rifiutato la promulgazione.
Dalle ore 7 alle 19 di domenica, saranno chiamati al voto oltre 1,8 milioni di cittadini.
In base alla Costituzione macedone, con la seconda approvazione in Parlamento il Capo dello Stato sarà costretto a firmare l'accordo per cambiare il nome del Paese.