Il festival, giunto alla sua decima edizione, celebra il valore del confronto e dello scambio tra diverse culture.
Un enorme pranzo interculturale all'interno dei giardini del Botto Machado, nel cuore del quartiere di San Vincenzo a Lisbona. Ricette da scambiarsi, persone da incontrare e con cui mescolarsi. Questo e molto altro ancora è il Todos Festival, che ha chiuso domenica la sua decima edizione registrando un vero boom di partecipanti.
"Lisbona è una città meravigliosa e particolarmente inclusiva - dice questa ragazza italiana che vive a Lisbona - un'iniziativa incredibile. Siamo in uno dei miei quartieri preferiti della città. Poi vederlo così, con tutte le culture del mondo diventa ancora più bello "
Spettacolari numeri di funambolismo dalla Cina, ma anche performance teatrali sul tema dell'immigrazione: 8 individui con una valigia in mano in città, pongono la provocatoria domanda: siamo viaggiatori o migranti?
Violini tradizionali mongoli e bulgari, si mescolano a percussioni francesi e suoni folk da tutto il mondo.
DIMITAR GOUGOV,
MUSICISMO BULGARO "VIOLONS BARBARES" -
"È 'sorprendente vedere come il pubblico reagisce alla musica di altre culture - spiega Dimitar Gougov, musicista bukgaro - la musica bulgara, la musica mongola con influenze più o meno orientali, più o meno attuali e il rock and roll".
A chiudere, una mostra sui mille volti dell'infanzia, firmata dal fotografo Joao Tuna, ricorda a tutti il valore dell'interculturalità, soprattutto in tempi di conflitti e contrasti identitari come quelli che viviamo oggi.