Fogli e foglie nell'arte di Homo Faber

Fogli e foglie nell'arte di Homo Faber
Di Doloresz Katanich
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L'esposizione della Michelangelo Foundation che si svolge dal 14 al 30 settembre ospiterà Cecilia Levy e Carina Sohl, due artiste svedesi che riciclano con audacia vecchi libri e piante.

Cecilia Levy: una seconda vita per i libri

Foto: Marine Lemonnier-Brennan
Ciotola con dedicaFoto: Marine Lemonnier-Brennan
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Sottilissimi eppure sorprendentemente solidi. Scarpe, tazze, fiori... gli oggetti realizzati dall'artista svedese Cecilia Levy sono fatti... di libri. Forte della sua esperienza di rilegatrice e di grafica, Cecilia ha cominciato a sperimentare la sua arte nel 2009 e oggi crea pezzi esclusivi con la cartapesta realizzata da vecchi volumi cui dà una seconda vita mettendone in risalto la personalità. Come la ciotola che contiene la dedica lasciata all'interno di un libro: "Ad Hannah dal suo affezionato fratello John". Una dedica che "Mi ha colpita", dice Cecilia.

E la magia può nascere anche da vecchie macchie o spiegazzamenti della carta, svela: "Uso solo vecchi libri, che vanno dall'Ottocento fino agli anni Cinquanta del Novecento. E mi fa piacere quando la carta è leggermente rovinata perché uso questa caratteristica nelle mie opere, mi permette di creare dei disegni, delle forme. Ad esempio, non uso molto il colore, e questo, in qualche modo, è il mio colore, è la mia tavolozza. Quindi uso queste peculiarità in modi diversi. Danno vita all'oggetto".

Foto: Marine Lemonnier-Brennan
Fiori di cartaFoto: Marine Lemonnier-Brennan

Cecilia Levy esibisce le sue creazioni in mostre che si tengono in Svezia e all'estero, alcune sono esposte in un'ex cartiera, oggi museo dedicato all'arte realizzata con la carta.

Le sue opere sono state selezionate per la sezione Best of Europe dell'esposizione Homo Faber a Venezia.

Carina Sohl: l'impronta della natura sul cuoio

Se l'arte di Cecilia Levy racconta storie di vecchi libri, un'altra artista che come lei vive nella campagna svedese ha deciso di raccontare storie di foglie. L'arte di Carina Sohl è ricercata dai marchi di lusso per i quali crea opere personalizzate imprimendo il cuoio con le piante che raccoglie.

Portano le impronte della natura i suoi scampoli di cuoio, alcuni dei quali sono stati creati per abiti, custodie per telefonini ed elementi di interior design in edizione limitata.

L'arte di Carina Sohl, che coniuga piante biologiche e tecnologia eco-compatibile, è stata scoperta dai brand del lusso a un salone della moda a Parigi.

Foto: Marine Lemonnier-Brennan
L'impronta delle foglie sul cuoioFoto: Marine Lemonnier-Brennan

Lei rievoca così il giorno in cui ha avuto l'ispirazione: "Ricordo - penso che fosse un giorno d'autunno - stavo passeggiando sul sentiero in riva al mare, e trovai una foglia bellissima, con queste linee e dettagli eleganti, e pensai: che bellezza! Come posso conservarla? È così che ebbi l'idea: forse, pensai, potrei trasferire la foglia su del materiale in pelle. La portai a casa e feci diversi tentativi. Dalla prima idea mi ci sono voluti diversi anni per svilupparla".

È uno speciale macchinario a permetterle di realizzare le incisioni, senza usare prodotti chimici. Un processo da cui possono nascere solo edizioni limitate, e sono le imperfezioni stesse a rendere queste opere uniche. Carina lavora con la figlia, con cui va in cerca di foglie e fiori. La loro ultima idea per il futuro è di creare borsette personalizzate.

Anche le creazioni di Carina Sohl saranno presenti a Venezia per Homo Faber.

Risorse addizionali per questo articolo • Versione italiana e web: Selene Verri

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