Migranti: la battaglia fra neonazi e antifascisti a Chemnitz

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Di Euronews
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In seguito alla morte di un 35enne tedesco, di cui sono accusati due extracomunitari, sono scoppiati disordini a Chemnitz in Sassonia. Ecco i sintomi di una società divisa fra oppositori e sostenitori dell'accoglienza

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Hanno causato diversi feriti le proteste di piazza a che hanno visto tafferugli fra estremisti di destra e militanti di sinistra antinazisti nel centro storico di Chemnitz, nella regione tedesca della Sassonia.

In un contesto di sassaiole e lanci di petardi sono state diverse le aggressioni che la polizia ha tentato di contenere. La violenza di piazza è sorta in seguito alla rissa che ha portato alla morte di un 35enne tedesco di cui sono considerati responsabili due giovani, uno siriano e l'altro iracheno, che sono stati arrestati.

La cancelliera tedesco Angela Merkel ha ammonito che la "giustizia sommaria" è vietata e lo ha fatto anche attraverso le parole del portavoce del governo tedesco Steffen Seibert.

I militanti di estrema destra che a Chemnitz sono in forte crescita hanno subito portato corone e bandiere sul luogo del delitto. Nella società tedesca aumenta il divario fra chi accetta i migranti e coloro che si oppongono all'accoglienza.

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