Morto un giovane accoltellato sabato in Germania. Dopo il fermo di due cittadini afghani, si teme una nuova Chemnitz: mentre la polizia invia i rinforzi, estrema destra e sinistra annunciano marce e contro-manifestazioni
Appello alla calma di Berlino, autorità ecclesiastiche e politici locali
La morte di un giovane, sabato vittima di un accoltellamento, fa temere alla Germania una nuova Chemnitz. Berlino, autorità ecclesiastiche e politici locali invitano alla calma, dopo il fermo di due cittadini afghani sospettati dell'aggressione. Gruppi di estrema destra hanno convocato una marcia di commemorazione e a sinistra ci si organizza per impedirla.
"Molti hanno ottimi rapporti con gli stranieri - dice una giovane di Köthen, la cittadina della Sassonia-Anhalt teatro dei fatti -. Io stessa ho molti amici che la vedono così. non si deve generalizzare. Il problema è però ora questo caso in particolare".
La polizia manda i rinforzi, il sindaco invita a evitare la piazza: "Probabile presenza di gruppi violenti"
Se al momento ci si limita a deporre fiori, la polizia sta già inviando massicci rinforzi. Su Facebook il sindaco della città ha invitato a disertare la marcia convocata dall'estrema destra, mettendo in guardia dalla probabile presenza di gruppuscoli violenti.
La Procura: "La morte del giovane non direttamente riconducibile all'aggressione"
"Proviamo ad allentare le tensioni, perché il rischio di un'escalation è sempre dietro l'angolo - dice da Köthen l'educatore giovanile, Martin Olejnicki -. Nessuno vuole che qui si ripetano le violenze di Chemnitz". La Procura puntualizza che, a differenza dell'omicidio appurato a Chemitz, a provocare la morte del giovane a Köthen è stato un arresto cardiaco non direttamente riconducibile all'aggressione.