Il testo era stato approvato dalla Camera a giugno
Il Senato argentino ha bocciato il progetto di legge sull'aborto, approvato per pochi voti dalla Camera a giugno: 38 voti contrari e 31 favorevoli dopo 16 ore di dibattito.
Il tema, che in Argentina ha forti implicazioni sociali e religiose, oltre che politiche, ha spaccato trasversalmente tutti i partiti. Il presidente della Repubblica, Mauricio Macri, aveva annunciato di non avere intenzione di porre il veto sull'eventuale legge approvata.
Che il tema sia particolarmente sentito lo dimostra anche la forte mobilitazione della piazza a sostegno e contro il progetto di legge.
I sostenitori della campagna per la legalizzazione dell'aborto, riconoscibili dal fazzoletto verde, hanno manifestato in piazza il loro dissenso dopo la bocciatura della legge. Un gruppo di una trentina di militanti favorevoli alla legge hanno lanciato oltre le barriere divisorie - all'altezza dell'Avenida Rivadavia - bottiglie e oggetti verso i manifestanti pro-vita. La polizia ha risposto con gas lacrimogeni ed almeno una persona è rimasta ferita. Nel frattempo, i 'fazzoletti azzurri' (contro l'aborto) riuniti sulla piazza davanti al Congresso di Buenos Aires hanno festeggiato con fuochi d'artificio.
"E' stato uno dei dibattiti piu sentiti in Argentina dal ritorno della democrazia. Le orgazzazioni per l'aborto legale, sicuro e gratuito hanno promesso di proporre di nuovo il progetto di legge il prossimo anno per continuare a combattere per i diritti delle donne" dice Andrea Rua Espada, la corrispondente di Euronews da Buenos Aires.