Tricarico: Italia-USA, "Mantenere l'impegno con gli USA e ridare importanza al ruolo della Russia

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Di Simona Zecchi
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Un ragionamento con l'ex Generale Tricarico, Presidente ICSA, sul via libera che Trump ha dato a Conte lo scorso 30 luglio

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All'indomani dell'incontro fra il premier italiano Conte e il presidente degli Stati Uniti Trump abbiamo voluto sentire l'ex Generale dell'aeronautica militare Leonardo Tricarico, già Comandante della Quinta Forza Aerea Tattica Alleata della NATO e attuale presidente dell'Icsa (fondazione impegnata sui temi della sicurezza e l'intelligence) su alcuni dei temi che hanno caratterizzato l'incontro a Washington.

Il via libera ottenuta da Conte ha riguardato in particolare tre questioni: l'appoggio degli USA per la Conferenza sulla Libia che si terrà nel nostro Paese, come annunciato dallo stesso Conte precedentemente al vertice NATO, e che può rappresentare un passaggio cruciale nel processo di messa a punto delle condizioni politiche, legali e di sicurezza indispensabili per lo svolgimento delle prossime elezioni politiche e presidenziali libiche; il sostegno di Trump ad una "cabina di regia permanente" tra USA e Italia per il Mediterraneo allargato in chiave di lotta al terrorismo, maggiore sicurezza, immigrazione e soprattutto Libia (da attuarsi attraverso i reciproci ministeri degli Esteri e della Difesa); infine, il tema degli scambi commerciali e i dazi.

Più che snocciolare però tema per tema, abbiamo creduto opportuno, soprattutto, soffermarci sui primi due argomenti, sui quali Tricarico ha espresso le sue opinioni anche in virtù delle esperienze da lui maturate: quale dunque il reale impegno italiano a fronte di questo incontro?

Tricarico ha approfondito poi le questioni su Libia e Russia che trascriviamo qui sotto per la complessità degli elementi in campo:

L'importanza della Libia nel contesto internazionale

"La Libia ritengo sia il principale dossier che i due premier abbiano aperto e che ha portato a delle conclusioni abbastanza lusinghiere perché si è trattato del riconoscimento di un ruolo che gli USA hanno sempre riconosciuto all'Italia, in vista delle elezioni che, se ci saranno, ci saranno a dicembre, dopo la conferenza del premier Conte a ottobre", ha poi auspicato l'ex Generale che "se al generale Haftar (tenente generale dalle autorità del Consiglio nazionale di transizione libico ndr) venisse meno il cordone ombelicale di chi li sostiene (Francia, Emirati, Egitto e tutto il mondo islamico) a quel punto, solo a quel punto, noi potremmo sperare in una iniziativa di riconciliazione in preparazione di una pacificazione delle parti in Libia, che consenta di andare a libere elezioni. Tutto da vedere se tutto questo sarà raggiunto. L'importante è che gli USA abbiano riconosciuto all'Italia la legittimità a organizzare questa conferenza e a gestire questa fase delicata e transitoria in Libia".

Secondo Tricarico, inoltre, cosa che ha ribadito nella intera intervista, l'Italia non ha bisogno di apportare nessuna moneta di scambio perché gode del credito di sempre verso gli USA e, secondo quello che emerge dalla intervista forte anche del pieno supporto sempre mostrato verso gli Stati Uniti: "sono gli Stati Uniti che devono dare la benedizione, e semmai - per ciò che riguarda l'immigrazione - supporto per governare bene questo fenomeno".

Cooperazione internazionale

"Bisogna riscoprire lo spirito della pratica di mare : cioé i 18 Paesi della Nato, più la Russia, devono ricominciare a sedersi intorno a un tavolo per parlare insieme di tutti questi temi (terrorismo, rapporti internazionali, aree conflittuali) in modo di addivenire a una concertazione allargata di tutti i dossier che riguardano le aree di crisi".

"Con la Russia - continua Tricarico - è bene che l'Italia mantenga la schiena dritta e una posizione che agevoli, favorisca il suo ruolo nel contesto internazionale, vista la politica isterica degli USA nei confronti di Putin, salvo poi che Trump, come questi governanti ci hanno abituato con i loro giri di valzer, non si mostri verso Putin in maniera diversa come è già successo con il dittatore della Korea del Nord (Kim Jong-Un, ndr)".

Immigrazione

"Gli USA devono dare la loro benedizione e semmai supporto per governare bene questo fenomeno che è un problema europeo".

Nel frattempo, è notizia di ieri, 2 agosto, la posizione presa sulla Tap dal premier Conte (altro tema centrale trattato nell'incontro americano e non affrontato qui con l'ex Generale). Conte si era infatti impegnato a mediare tra la volontà dell'alleato Usa, che preme affinché il gasdotto si realizzi, e l'elettorato pentastellato, che su questo tema, così come sulla Tav, è in pieno subbuglio. Per l'Italia resta strategica, così come ricordato a Washington, la diversificazione delle fonti di approvvigionamento energetico e il gasdotto, che collegherà l'Azerbaijan alla Puglia con approdo su una spiaggia di Melendugno (Lecce). "All'esito di questo scambio, - ha riferito Conte in una posizione più morbida rispetto all'entusiasmo espresso dal sindaco - ho assicurato loro che questo governo opererà una valutazione approfondita di tutti gli aspetti segnalati e una attenta ricognizione delle attività sin qui svolte. Ovviamente ho anche rappresentato che si tratta di impegni giuridici già deliberati dal precedente governo".

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