Elezioni in Pakistan, "campagna iniqua" secondo gli osservatori Ue

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Di Antonio Michele Storto
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Pur non facendo riferimento ai brogli contestati dall'opposizione, gli osservatori Ue ammettono che sia stata una campagna "squilibrata" a portare alla vittoria dell'ex campione di cricket Imran Khan

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Nonostante le accuse di brogli e i ritardi nella pubblicazione dei risultati, venerdì l'ex campione di Cricket Imran Khan si è proclamato vincitore delle elezioni parlamentari appena tenute in Pakistan.

Khan - noto per aver finanziato alcune delle scuole coraniche più estremiste in un paese in cui le stesse elezioni sono state segnate dagli attacchi dello Stato islamico - ha ottenuto 116 seggi su 272. La sua vittoria è però contestata dalla Lega Musulmana del Pakistan, vincitrice nella scorsa tornata. 

Dal canto loro, gli osservatori  inviati dall'Unione Europea, pur non parlando apertamente di brogli, riferiscono di una campagna elettorale fortemente squilibrata."Sebbene ci fossero diverse disposizioni legali volte a garantire parità di condizioni - ha dichiarato il capo delegazione Michael Gahler - abbiamo concluso che tale parità è venuta a mancare: i candidati con un grande appeal politico e grandi mezzi finanziari, i cosiddetti 'elegibbili', hanno spesso dominato la campagna. Regole inique sui fondi - ha aggiunto - hanno ulteriormente indebolito le pari opportunità per i candidati ".

Dopo una lunga attesa per i risultati, venerdì la Commissione elettorale del Pakistan ha confermato i risultati: poco prima, in una diretta televisiova dalla sua abitazione, Khan ha assicurato che non ci saranno persecuzioni per i suoi oppositori

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