Grecia: il rimpallo delle responsabilità

Le colpe degli incendi in Grecia sono certo dei delinquenti che sembra li abbiano appiccati. Ci sono però anche altre cause di questa immane tragedia. I pompieri denunciano che il 25% dei mezzi sia fuori uso per mancanza di fondi, si documentano tagli al budget per decine di milioni di euro, mentre in alcune caserme si è stati costretti a comprare con i propri soldi persino gli stivali.
Così il ministro degli interni Panos Skourlettis: "Se non ci mettiamo a cercare di risolvere questi problem in modo strutturale, vorrà dire che ci si ripresenteranno ancora in futuro".
Anche l'informazione fra autorità non è andata come sarebbe dovuta andare, denuncia il sindaco di Rafina, una delle localitâ colpite: "Ho evacuato un orfanotrofio a Maratona. Prima mi hanno detto che non potevamo farlo, ma non mi hanno spiegato che il fuoco aveva cambiato direzione e aveva smesso di avanzare, e stava invece indietreggiando. Ci saremmo comportati diversamente se avessimo avuto più informazioni".
Anche chi ha rischiato la pelle personalmente come questo volontario è furioso: "L'errore è stato tutto dei pompieri. Quando hanno saputo degli incendi, avrebbero dovuto coordinarsi con i Canadair per spegnere il fuoco. Non hanno nemmeno avvisato i residenti che il fuoco gli stava venendo addosso"
"Alla sofferenza e al cordogli dunque", afferma la nostra inviata, "si somma adesso la rabbia. La gente vuole spiegazioni e chiede aiuto allo Stato nel più breve tempo possibile. Le autorità confermano invece, che errori e mancanze verranno giudicati dalla magistratura".