La Brexit è a rischio, parola di Nigel Farage e Tony Blair

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Di Daniel Cohn-Bendit
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L'ex eurodeputato franco-tedesco Daniel Cohn-Bendit ha stuzzicato su Brexit, Ue e politica internazionale due ex pesi massimi britannici in Uncut, il nuovo programma di Euronews sull'attualità politica.

L'intero progetto europeo va ripensato, sostiene Nigel Farage. La Brexit potrebbe non accadere, profetizza Tony Blair.

L'ex eurodeputato franco-tedesco Daniel Cohn-Bendit ha stuzzicato su Brexit, Ue e relazioni internazionali due ex pesi massimi della politica britannica in Uncut, il nuovo programma di Euronews sull'attualità politica.

L'Ue: un pessimo progetto

Nigel Farage, ex leader del partito Ukip, è stato l'eroe della Brexit. Per lui l'Unione europea è un "pessimo progetto" e si dovrebbe mettervi fine. "Dany il Rosso", come lo chiamano gli amici, è però un fervente sostenitore del progetto europeo, e gli fa notare che, con tutto quel che accade nel mondo, l'Unione europea non è forse il progetto peggiore. Ma Farage rilancia: per lui tutto è "falso" nella Ue, dalla bandiera al modo di fare le leggi, e soprattutto non è un progetto democratico e di cooperazione fra gli stati ma piuttosto imperialista. Ed è la ragione, secondo lui, per cui nel Regno Unito ha vinto il sì alla Brexit.

Un secondo referendum sulla Brexit

Tony Blair ci spera ancora, nonostante tutto. L'ex primo ministro britannico è il massimo esponente del fronte anti-Brexit, ed è convinto che la premier Theresa May non abbia i numeri per poter far passare in parlamento la proposta che uscirà dai negoziati, e che a quel punto sarà necessario indire un nuovo referendum. E messi di fronte alle opzioni reali, concrete, secondo lui i britannici stavolta sceglieranno in modo diverso.

Blair si autodefinisce "un inguaribile ottimista", al che Cohn-Bendit conclude, agrodolce: "Siamo forse gli ultimi due rimasti".

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