Eurodeputata Forenza a bordo dell'Astral:"sui migranti segni di torture"

Eurodeputata Forenza a bordo dell'Astral:"sui migranti segni di torture"
Di Giorgia Orlandi
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Per questo spiega,"la prospettiva di un soccorso in mare o di un rimpatrio è drammatica". L'eurodeputata che ha assistito al salvataggio della nave dell'Ong spagnola, spiega che la Libia "non è in grado di operare all'interno dell'area Sar allo stesso livello dell'Italia e ci saranno altre vittime"

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Abbiamo raggiunto telefonicamente la deputata Europea Forenza, a bordo delle due navi dell'Ong Proactiva Open Arms, attualmente a sud della Sardegna con rotta verso Barcellona con 60 migranti, dopo aver ricevuto il rifiuto di sbarco sia a Malta che in Italia.

La deputata ha osservato il lavoro della Guardia Costiera libica in mare e ha incontrato alcuni dei migranti a bordo molti dei quali, hanno temuto il ritorno in Libia, sui loro corpi segni di violenza e abusi:

La Guardia Costiera libica non è in grado di allestire una zona Sar all'altezza della Guardia Costiera Italiana o delle Ong che operavano in zona e come abbiamo osservato questa mattina parlando con delle persone che  hanno trovato soccorso sulla Open Arms, le storie che si raccontano dalla Libia sono storie di tortura, abbiamo visto i segni della tortura sui corpi. La prospettiva di un soccorso in mare della Guardia Costieira libica e di un rimpatrio in Libia è comunque drammatica".

Non solo le politiche di Salvini non servono da deterrente per nuove partenze, le morti in mare sono destinate ad aumentare, dice la deputata, ma anche l'intera strategia di governo al recente Consiglio Europeo ha fallito, spiega Forenza, favorendo alla fine il blocco dell'est.

Il fatto che non ci sia un meccanismo di relocation obbligatorio quindi di redistribuzione dei richiedenti asilo di accoglienza obbligatoria fa si che di fatto abbia vinto la linea di Orban. Nel momento in cui la disponibilità ad accogliere è volontaria è evidente che non c'è ua responsabilità europea sull'accoglienza. Orban può cantare vittoria non lo può fare il governo perchè quello che è passato è una mancanza della redistribuzione e dunque rimane inalterato il peso sul paese di primo approdo.

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