G7: tra dazi e il "no" europeo al ritorno della Russia

G7: tra dazi e il "no" europeo al ritorno della Russia
Di Cinzia Rizzi
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Si è parlato molto di commercio globale durante il summit tra i big del pianeta. E anche della richiesta del Presidente Trump di riaprire alla Russia. L'Ue ha detto "no, ma..."

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Dopo la guerra a distanza a suon di parole scoppiata giovedì, le relazioni franco-americane sembrano essere di nuovo serene. Durante il G7 di Charlevoix, in Canada, Donald Trump ed Emmanuel Macron hanno parlato di progressi, nelle loro discussioni sui dazi.

"Abbiamo avuto un dibattito molto diretto e aperto. Ho percepito la volontà da tutte le parti di trovare un accordo e avere un approccio vincente per la nostra gente, i nostri lavoratori, le nostre classi medie", ha dichiarato il Capo di Stato transalpino.

Trump ha predetto un risultato positivo, sottolineando il buon rapporto con "_l'amico _Macron", nonostante quello che ha definito "un piccolo test" sul commercio globale.

"Gli Stati Uniti hanno un enorme deficit commerciale con l'Unione Europea, ma stiamo correndo ai ripari", ha spiegato Trump. "Emmanuel è stato molto utile a questo proposito e qualcosa sta per succedere. Penso sarà qualcosa di molto positivo. Abbiamo anche avuto un incontro molto positivo poco fa sul NAFTA, quindi si sta rivelando una giornata interessante".

In Quebec si è anche parlato del possibile ritorno della Russia nel G8, richiesto da Trump e appoggiato parzialmente dal premier italiano Giuseppe Conte. In serata i leader Ue hanno detto un "no" unanime, lasciando però qualche spiraglio aperto: "Un ritorno della Russia al tavolo del G8 non è possibile fin quando non ci saranno progressi sostanziali in relazione al problema ucraino".

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