L'accusa è di caporalato, associazione a delinquere, traffico di esseri umani e sfruttamento pluriaggravato della prostituzione
Cinque rumeni sono stati fermati a Ragusa per caporalato, associazione a delinquere, traffico di esseri umani e sfruttamento pluriaggravato della prostituzione, anche minorile.
Il provvedimento è stato emesso nell'ambito delle indagini coordinate dalla Procura distrettuale di Catania, dopo la denuncia sporta da un cittadino rumeno, attirato in Italia con l'inganno e al quale era stato promesso un lavoro. L'uomo aveva descritto una situazione disumana nella quale viveva insieme ad altri dodici connazionali: lavoro gratis nei campi e condizioni abitative precarie; le vittime venivano rinchiusa sotto chiave in casa, mangiavano cibo scaduto e le ragazze, alcune di loro minorenni, erano costrette a prostituirsi. Senza contare che chi osava ribellarsi, subiva violenze fisiche.