La lezione di Liliana Segre "Anch'io fui clandestina"

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Di Gioia Salvatori
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La senatrice, sopravvissuta ad Auschwitz, contro "ogni tipo di legge speciale verso i rom", ricorda che come perseguitata è stata anche lei clandestina e richiedente asilo.

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Durante il dibattito sulla fiducia al governo Conte ha ricordato di essere una vecchia signora "tra le poche ancora in vita a portare sul braccio il numero di Auschwitz" e ha impartito a tutti una lezione. 

**"**Mi rifiuto di pensare che oggi la nostra civilità democratica possa essere sporcata da leggi speciali contro i popoli nomadi; se dovesse accadere mi opporrò con tutte le energie che mi restano".

Così la senatrice a vitaLiliana Segre, classe 1930, ha firmato il primo momento da annale nella storia della XVIII legislatura, replicando con la sua testimonianza di sovravvissuta all'olocausto, alla politica della ruspa della Lega verso rom e migranti irregolari.

La senatrice ha ricordato che come ebrea perseguitata dal nazifascismo è stata lei stessa una "clandestina" e una "richiedente asilo".

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