Salvini dalla Sicilia: migranti,"non c'è casa e lavoro per tutti"

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Parlando dal sud dove è in tour a sostegno dei candidati alle comunali, torna sull'argomento migranti: "basta con la Sicilia campo profughi d'Europa", "l'Europa", ha aggiunto,"invece di aiutarci, ci manda ancora migranti"

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Matteo Salvini, nel suo tour della Sicilia a sostegno dei candidati di centrodestra alle prossime comunali torna a parlare di immigrazione. In conferenza stampa a Catania con il candidato sindaco Pogliese, dice basta al ruolo di campo profughi d'euoropa che ha assunto l'isola e da vicepremier e ministro dell'Interno ribadisce il pugno duro contro gli sbarchi.

"Il modo migliore per salvare la vita" - ha detto, "è evitare che queste persone salgano su quei barconi o su quelle carrette del mare, quindi da ministro farò di tutto lavorando con i paesi europei e quelli nordafricani per evitare che siano altri morti e per evitare che ci siano migliaia di disperati che hanno l'illusione che a Catania e in Italia ci sia casa e lavoro per tutti. Non c'è casa e lavoro per gli italiani, figurati se c'è casa e lavoro per mezzo continente africano".

Il capo del Viminale ha sottolineato il disaccordo sulla questione con l'Europa, "non ci aiutano" ha ribadito Salvini che spiega che il tema migranti sarà sul tavolo martedì a Lussemburgo nella riunione dei ministri dell’Interno Ue. Tra gli argomenti principali al vaglio la riforma di Dublino. L'Italia ha già fatto sapere di essere contraria alle modifiche dell'accordo proposte dai paesi di Visegrad, peggiorative dell'intesa basata sulla ripartizione per quote.

Dopo Catania nel pomeriggio Salvini ha visitato Pozzallo dove si trova l'hotspot degli sbarchi.Nelle ultime ore è intervenuta sulla questione la cancelliera Angela Merkel in un'intrevista al "Frankfurter Allgemeine am Sonntag".

“Parte dell’insicurezza in Italia ha la sua origine proprio dal fatto che gli italiani, dopo il crollo della Libia, si sono sentiti lasciati soli, nel compito di accogliere così tanti migranti”, ha detto la Merkel. 

Grazie alla strategia Minniti nei primi mesi dell'anno gli sbarchi si sono ridotti: 78% in meno rispetto agli stessi mesi del 2017. L'Italia ha già stretto accordi con Tunisia, Egitto, Nigeria, Sudan e Gambia.

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