Torture CIA: Romania e Lituania complici

La Corte europea dei diritti dell'uomo ha condannato Romania e Lituania per aver collaborato con la Cia, permettendo sul loro territorio un programma di detenzione e torture in centri segreti, tra il 2004 e il 2006.
Il ricorso è stato presentato da due presunti terroristi, ora prigionieri a Guantanamo: il saudita Abd al-Rahim al-Nashiri, che rischia la pena di morte e che ha accusato le autorità rumene, e il palestinese Zayn al-Abidin Muhammad Husayn, noto come Abou Zoubaydah, contro il governo lituano.
Bucarest e Vilnius non hanno mai ammesso l'esistenza di queste carceri segrete, ma hanno aperto un'inchiesta interna. Se non si appelleranno contro la sentenza entro tre mesi, dovranno pagare a ciascuna delle due vittime 100.000 euro per danni morali.
Nel 2015 anche la Polonia era stata condannata per complicità con l'intelligence americana e violazione di diritti umani.