L'Armenia in festa per le dimissioni del Premier. Celebrano anche le comunità estere

L'Armenia in festa per le dimissioni del Premier. Celebrano anche le comunità estere
Di Simona Zecchi
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Una giornata politicamente travagliata e insieme di festa per il popolo armeno che ha visto letteralmente in diretta cambiare le sue sorti politiche viste le veloci dimissioni del neo premier Serge Sarkissian.

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Il premier armeno Serzh Sargsyan, già Presidente del Paese per 10 anni, ha rassegnato le dimissioni. La sua nomina a primo ministro, vero detentore dei poteri esecutivi in seguito alla riforma costituzionale, ha scatenato proteste in tutto il Paese.

"Nikol Pashinyan - capo della sigla di opposizione Elk e principale sponsor delle proteste, n.d.R - aveva ragione ed io avevo torto: la situazione creatasi ha alcune soluzioni ma io non ne scelgo nessuna. Non è per me, io lascio l'incarico da leader e da Primo ministro." Queste le parole dell'ormai ex Primo ministro Serzh Sargsyan.

Il primo vice-premier armeno Karen Karapetyan ha assunto la carica di primo ministro ad interim. Una decisione cosi come riporta l'agenzia interfax presa nel corso della seduta straordinaria del Consiglio dei ministri.

In contemporanea alla notizia delle dimissioni del premier, una rappresentanza della comunità armena di Lione ha protestato presso la nostra sede di euronews chiedendo a gran voce l'attenzione dei media internazionali sui problemi che da anni opprimono l'Armenia.

"Quando sei il presidente di un paese devi saperti sacrificare ma lui Serge Sarkissian si comportava esattamente all'opposto. Stava utilizzando tutte le sue risorse e l'energia del popolo armeno solo per i suoi interessi", ha dichiarato una manifestante.

La notizia delle dimissioni dell'ormai ex premier sono infatti avvenute in diretta e la comunità da noi informata ha iniziato a festeggiare con danze e canti.

"La gioventù armena ha portato avanti la rivoluzione di velluto senza che la polizia sia poi intervenuta. Ogni volta che si palesavano dei poliziotti i ragazzi alzavano solo le mani in alto. L'Armenia non è l'Ucraina o un altro Paese. La nostra è stata una rivoluzione di velluto", le fa eco un'altra dimostrante.

L'ondata di proteste che aveva invaso tutto il paese è finita cosi in una esplosione di gioia che ha anche travalicato le frontiere.

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